A rischio il mercato del Pet Food in Russia per i prodotti importati.

A rischio il mercato del Pet Food in Russia per i prodotti importati.

Stretti Controlli dell’organismo ministeriale Russo che  avverte l’Europa: molti produttori europei non rispettano le norme e dichiarano il falso.

Anche il Pet Food Italiano a rischio se non intervengono maggiori controlli e più chiarezza per i componenti dei mangimi. Durante ispezioni in Italia riscontrate anomalie.

Rosselkhoznadzor ha discusso con la Commissione europea la situazione dell’importazione di mangimi esteri:

La mancanza di informazioni sulla reale composizione del mangime solleva ragionevoli preoccupazioni sulla sicurezza di tali prodotti e crea il rischio di portare con i prodotti in Russia malattie animali pericolose.

Nell’Unione Europea, solo quest’anno, sono stati identificati 11mila focolai di peste suina africana e 2,5mila focolai di influenza aviaria, malattia che può diffondersi con materie prime a base di carne con un trattamento termico insufficiente.

Le incongruenze con la composizione dichiarata sulla confezione del mangime inducono in errore non solo il Rosselkhoznadzor, ma anche il consumatore che paga per componenti costosi, ad esempio carne di coniglio, agnello o merluzzo, che in realtà non ci sono.

Allo stesso tempo, il Regolamento UE 767/2009 disciplina il mercato dei mangimi e controlla la loro composizione. Secondo il documento, il responsabile dell’etichettatura dei mangimi è obbligato a fornire alle autorità competenti ogni informazione riguardante la composizione o le proprietà dichiarate del mangime al fine di verificare l’esattezza delle informazioni indicate in etichetta.

Tuttavia, le numerose incongruenze individuate da Rosselkhoznadzor indicano l’assenza di tale controllo nell’UE. Anche le aziende importatrici che vendono prodotti in Russia che non soddisfano la composizione dichiarata, nonché il livello di qualità e sicurezza, non si preoccupano della qualità dei mangimi venduti.

Le preoccupazioni di Rosselkhoznadzor sull’inefficacia del sistema di vigilanza nei paesi europei sono state confermate durante tutte le ispezioni. A maggio-ottobre 2021, il dipartimento ha effettuato ispezioni su 55 imprese per la produzione di mangimi e additivi per mangimi nei paesi europei.

Le ispezioni hanno mostrato che non esiste alcun controllo interno nell’UE sulla circolazione delle materie prime per la fabbricazione di mangimi, che vengono elaborati solo con documenti commerciali senza informare il servizio veterinario. Così, nel corso delle ispezioni in Repubblica Ceca, Lettonia, Polonia, Slovenia, Italia, sono stati scoperti casi di consegne di carne di pollame, grasso di maiale, fegato di maiale da regioni europee con PSA e influenza aviaria.

Durante le ispezioni di imprese in Belgio, Italia, Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Slovenia, Liechtenstein, Norvegia, Spagna, è stato rilevato un trattamento termico insufficiente dei mangimi.  ( a cura dell’ufficio di Mosca di Mister Pet Italia – consultpartners.org )