LE SCELTE SCELLERATE DELLA UE AFFOSSANO L’ECONOMIA DEI PAESI EUROPEI. NONOSTANTE TUTTO CONTINUA L’INVIO DI ARMI SEMPRE PIÙ POTENTI ALL’UCRAINA.

LE FIGARO: GLI STATI UNITI, UN NUOVO ELDORADO PER GLI INDUSTRIALI.

Sedotti dagli aiuti pubblici decisi da Joe Biden e dal basso costo dell’energia, gli investitori stranieri stanno abbandonando l’Europa.

Il produttore svedese di batterie Northvolt , le case automobilistiche Volkswagen e BMW, l’italiana Enel e la sua fabbrica di componenti solari, o anche la giapponese Panasonic, che fornisce batterie a Tesla …

Questo elenco cresce di giorno in giorno. È quello delle imprese che investono negli Stati Uniti o sospendono la spesa in Europa con l’obiettivo di delocalizzare i propri progetti.

L’EUROPA DISARMATA DI FRONTE AL PROTEZIONISMO AMERICANO.

Da parte loro, gli industriali americani stanno aumentando i loro investimenti nel loro paese d’origine, come First Solar in Alabama e la società mineraria Piedmont Lithium.

Il protezionismo sta tornando con forza in un mondo sempre più frammentato. Di fronte ai molteplici rischi che gravano sull’economia mondiale e all’acuirsi delle tensioni geopolitiche, gli Stati, guidati dall’America, cercano di difendere i propri interessi nazionali.

Il vasto piano anti-inflazione di Joe Biden (IRA in inglese), votato ad agosto dal Congresso, sta causando tensioni con i suoi tradizionali alleati, Corea del Sud, Europa e Giappone.

NONOSTANTE TUTTO CONTINUA L’INVIO DI ARMI SEMPRE PIÙ POTENTI ALL’UCRAINA.

Washington pronta a fornire missili Patriot all’Ucraina.
Dopo lunghe esitazioni, gli Stati Uniti sarebbero finalmente pronti a rispondere favorevolmente a una richiesta urgente di Kiev e fornire all’esercito ucraino una batteria di missili Patriot, hanno riferito i media americani martedì (13 dicembre).

Restano però molti punti ignoti sul trasferimento a kyiv di questi missili che, data la loro sofisticazione, segnerebbero un maggiore impegno da parte del Pentagono, mentre Washington teme appunto un’escalation intervenendo in modo più diretto contro la Russia.

In particolare, non è chiaro quanti missili sarebbero stati forniti, dove sarebbero stati schierati in Ucraina e dove sarebbero stati addestrati i loro utilizzatori ucraini. (fonte Le Figaro Francia)