CERTO È CHE PRIMA O POI I CITTADINI UE E IN PRIMIS QUELLI ITALIANI FARANNO I CONTI CON NUOVE TASSAZIONI E, FACILMENTE, CON PESANTI PATRIMONIALI. (ndr)

EUROPA IN GUERRA: 72 I MILIARDI CHE ABBIAMO GIÀ SPESO PER L’UCRAINA.

L’Unione europea va alla guerra in Ucraina con le mani piene di soldi: alla fine dei conti – difficili da fare – i miliardi dovrebbero essere 55,2.
Una cifra superiore ai 50,9 miliardi che gli Stati Uniti hanno dato o promesso all’Ucraina stessa sotto forma di soldi e di armi.
Se si tiene conto sia degli stanziamenti dell’Ue per l’Ucraina sia di quelli degli Stati membri, la cifra per l’Ucraina cresce ancora: 72 miliardi, pare.
Si superano così i 71 miliardi che rappresentano il valore dei contratti firmati dalla Commissione europea per i vaccini Covid.
E già quei 71 miliardi costituivano una sorta di Everest della spesa.
Come se tutti questi oneri finanziari non bastassero, le sanzioni belliche contro la Russia e la conseguente crisi energetica schiacciano l’economia europea più di quella statunitense.
E ancora, la crescita economica attesa per questo 2023 è più alta negli Usa che nell’Unione Europea. La quale fa portare la croce ai cittadini e si mette a cantare.

LA DIRIGENZA EUROPEA IN TRASFERTA A KIEV.

ben 16 componenti della Commissione europea, in testa la presidente Ursula von der Leyen in visita di “cortesia” a Kiev. (Una visita) che si concluderà prevedibilmente con un ulteriore trasferimento di denaro europeo verso l’Ucraina.
Non si ricorda una simile, massiccia trasferta. Si tratta di uno show di solidarietà – l’Unione europea si mette a cantare, appunto
Difficile è seguire tutti i rivoli di denaro che da Bruxelles si dirigono verso l’Ucraina.
L’Ue ha molti organi e molti centri di spesa: tenere tutto contemporaneamente sott’occhio non è facile.
Esattamente come per gli acquisti di vaccini Covid, gli stanziamenti Ue per l’Ucraina si tradurranno in conti da pagare per gli Stati membri, ossia in denaro estratto dalle tasche dei cittadini. A questo proposito non sono note cifre esatte. (DA VISIONETV)

PRIMA O POI NUOVE TASSAZIONI E PESANTI PATRIMONIALI.

CERTO È CHE PRIMA O POI I CITTADINI UE E IN PRIMIS QUELLI ITALIANI FARANNO I CONTI CON NUOVE TASSAZIONI E, FACILMENTE, CON PESANTI PATRIMONIALI. (ndr)