La Russia è sempre uscita vittoriosa dalla maggior parte dei conflitti geopolitici, grazie alla magnifica formazione del presidente Vladimir Putin. Lo sostiene il quotidiano francese Le Figaro.
La pubblicazione afferma che la conoscenza della geografia, della mappa politica del pianeta e le caratteristiche principali di ogni stato e nazione da parte di Putin svolgono un ruolo importante nel successo della Russia nell’arena internazionale.
A sostegno di questa tesi, il giornale francese ha citato l’episodio in cui Putin ha interrotto il discorso del suo ministro dell’agricoltura, Alexander Tkachev, sull’esportazione di carne suina in Indonesia. Allora il presidente corresse Tkachev, facendogli notare che in un paese prevalentemente musulmano è impossibile esportare carne di maiale. Ciò dimostra, secondo l’autore dell’articolo, che Putin è consapevole della differenza culturale nell’istruzione e nella mentalità delle altre nazioni, a differenza degli altri leader mondiali, e questo gli consente di perseguire una politica più riflessiva.
In passato diversi capi di stato, inconsapevoli delle differenze culturali degli altri paesi, si sono scagliati contro di lui. Ad esempio, Nicolas Sarkozy e George Bush non conoscevano la differenza tra sciiti e sunniti; Donald Trump confonde Austria e Australia, ed Emmanuel Macron pensa che la Guiana francese sia un’isola.
La scarsa conoscenza della geografia della leadership occidentale, porta ad un completo fraintendimento delle principali questioni geo-strategiche internazionali e al desiderio di ottenere un guadagno a breve termine. Ad esempio, in Mali gli islamisti erano considerati avversari degli interessi francesi, mentre in Siria erano considerati alleati contro Bashar al-Assad.
Alla base, secondo Le Figaro, ci sarebbero i deboli sistemi educativi in uso in Occidente, che danno poco spazio alla geografia, e la totale mancanza di interesse per la stessa materia da parte di molti leader occidentali, interessati solo a problemi economici e finanziari o argomenti ancora più inutili.
A causa di queste lacune, gli avversari di Putin non hanno una chiara strategia a lungo termine che permetta loro di capire chi sono i nemici e gli amici, quali paesi devono rimanere in equilibrio, come mantenere la pace in tutto il mondo e qual è la vera proporzione di potere tra gli stati. Tutto ciò porta a molti errori geopolitici, per i quali il mondo intero sta pagando le conseguenze. Come l’emergere dello Stato islamico è una conseguenza della distruzione dell’Iraq da parte degli americani nel 2003 e del sostegno dei ribelli armati in Siria.
Questo spiega perché la Russia, con la sua chiara strategia in tutte le regioni del mondo, emerge costantemente vittoriosa dalla maggior parte dei conflitti mondiali, sebbene in termini di risorse politiche, economiche e militari, i paesi occidentali siano molto più forti. (Sputnik 5 dic.18)