Putin: la Russia sostiene l'idea di dare ai Paesi bisognosi l'accesso ai farmaci. Russia: inizia la vaccinazione di massa.

Sputnik V più adeguato per trasporto stoccaggio e costi molto bassi.

Vaccino russo accessibile per i Paesi poveri non lo stesso per gli altri vaccini molto costosi.

Nuova “guerra fredda” del vaccino contro l’umanità.

Farmaceutiche occidentali  “opportunità” di lucro e  governi portavo avanti i loro interessi.

Putin:  la Russia sostiene l’idea di dare ai Paesi bisognosi l’accesso ai farmaci.

Russia: inizia la vaccinazione di massa.

Marcello Ferrada de Noli, Professore svedese emerito di Scienze della Salute Pubblica e Epidemiologia, che abita in questo momento in provincia di Bergamo, risponde  ad una intervista di Niva Mirakyan, riportata su Sputnik, il  03.12.2020. (estratto)

— Professore, potrebbe spiegarci perché Lei ha deciso di puntare proprio sullo Sputnik V e non vuole aspettare l’arrivo del vaccino di Pfizer o di Astra-Oxford?

— Il vaccino russo Sputnik V è stato il primo ad essere riportato a settembre 2020 da una rivista medica, The Lancet. È stata inoltre confermata l’efficacia del  russo al 95%.

Poi abbiamo altre questioni che rendono lo Sputnik V più adeguato. Il fattore centrale è la maggiore comodità per il trasporto e lo stoccaggio  rispetto al vaccino prodotto da Pfizer. È noto che la conservazione del vaccino Pfizer richiede “temperature del Polo Sud”, come le ha chiamate il NYT.

Il trasporto diventa impegnativo e lo stoccaggio sarà costoso, poiché i paesi europei e non solo dovrebbero investire nelle cosiddette “fattorie fredde” per conservare i vaccini come quello di Pfizer.

E poi abbiamo il problema del prezzo per unità. Quindi, anticiperei che molti paesi, nonostante la  pressione  delle aziende farmaceutiche occidentali e dei governi che portavo avanti i loro interessi, alla fine opteranno per il vaccino russo.

— Secondo Lei, la Russia potrà battere tutti col suo vaccino?   — In teoria sì, almeno nei paesi che hanno economie meno forti, cioè vaste popolazioni del mondo, per i motivi sopra indicati. ( Costi molto bassi)

— In uno dei Suoi articoli Lei parla apertamente della nuova “guerra fredda” del vaccino contro l’umanità. Come si manifesta questo scontro e quali sono le sue origini?

— A mio avviso, la salute, come la vita, è un diritto umano fondamentale per tutti, indipendentemente dalla nazionalità, dalla fede o dalla razza. E non deve dipendere dalle possibilità economiche. La pandemia di Covid-19 è un fenomeno epidemiologico globale e dovrebbe quindi richiedere un mondo unito, una ricerca congiunta di tutti i paesi per produrre al più presto un vaccino efficace, accessibile e, nel miglior scenario, gratuito per tutti gli esseri umani.

Però le società farmaceutiche nel mondo occidentale stanno invece utilizzando questa “opportunità”, compresa la produzione di vaccini anti-Covid-19, ai fini di lucro. I loro vaccini saranno costosi per i paesi più poveri, per non parlare del trasporto e dello stoccaggio.

Nell’opporsi ai vaccini come lo Sputnik V, che sono efficaci come quelli che si presume siano i migliori nel mercato occidentale, i governi della NATO e i suoi satelliti, apparentemente stanno facendo del loro meglio per escludere una pronta valutazione del vaccino russo Sputnik V da parte delle agenzie sanitarie internazionali in cui sono rappresentati, per esempio dall’EMA (European Medicines Agency).

Le questioni politiche, economiche e persino geopolitiche giocano un ruolo importante in questa “corsa al vaccino”. Per i governi occidentali, i cui interessi sono intimamente legati a quelli del mondo corporativo, o direi identificati con essi, si tratta anche di prestigio per trovare posizioni migliori nelle aree di loro influenza geopolitica.

Vogliono raggiungere l’obiettivo di gettare dubbi sull’efficacia o sull’affidabilità scientifica degli avversari. In particolare, si tratta di tentare di negare, o almeno di tentare di occultare i vantaggi e il successo raggiunto dai prodotti farmaceutici russi e dal comprovato know-how scientifico.

È noto che l’EMA abbia già stabilito un contatto con l’istituzione russa che ha prodotto lo Sputnik V. Tuttavia, l’EMA non ha ancora menzionato lo Sputnik V nell’elenco dei vaccini in esame.

Io mi chiedo come mai? Per capirlo ho contattato direttamente l’EMA ma purtroppo mi non hanno potuto dare, oppure non erano semplicemente disposti a darmi, una risposta chiara. In effetti, il funzionario dell’EMA con cui ho parlato, un medico, ha detto che non era autorizzato a fornire le informazioni sul fatto se stiano esaminando il vaccino Sputnik V o meno. (Ho registrato questa conversazione).

Ho protestato e ho detto che, visto che l’EMA è una struttura dell’UE, i loro procedimenti dovrebbero essere trasparenti. Quindi il punto principale sarebbe chi è veramente l’UE.

— In questa “guerra” sono coinvolti anche i media occidentali? — Ah sì e in larga misura.

— E cosa si può fare per fermare questo conflitto inutile?

— Suggerirei che l’OMS assuma un ruolo più attivo, obiettivo e imparziale nel coordinare un’iniziativa mondiale unica sui vaccini per il bene della salute pubblica di tutti i Paesi e non per il beneficio dell’industria farmaceutica occidentale.

In precedenza Putin aveva affermato che la Russia sostiene l’idea di dare ai Paesi bisognosi l’accesso ai farmaci e ai beni di prima necessità.  “Abbiamo due vaccini registrati in Russia e i vaccini sono sicuri e sono efficienti.  “Siamo pronti alla cooperazione…astenersi dalla politicizzazione.  il pianeta ha bisogno del vaccino oggi.  Siamo pronti a lavorare con qualsiasi Paese del mondo”

Intanto in Russia inizia la vaccinazione di massa.  Putin ha chiesto che si dia inizio subito alla vaccinazione di massa che non sarà obbligatoria ma solo una libera scelta dei cittadini.